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LA TERRA METAFISICA - SICILY 

SEASCAPE #8 - 2020

GELATIN SILVER PRINT

 

da Euro 600,00

 

Edition of 7

Disponibili N.4 copie

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LA TERRA METAFISICA

 

Un viaggio dello sguardo, costretto gradualmente ad adattarsi a una diversa luce. Se lungo il mare le tinte sono nette e brillanti, qui contano mezzi toni e sfumature. È come se, da un cortile all’aria aperta, si accedesse in un interno. Il quale però non ha niente di chiuso, di ristretto: è sconfinato.

La metafisica, l’idea stessa che il vero si celi dietro sensibili apparenze, frequentando posti simili è del tutto naturale. Perciò non mi sorprendono, nella fotografia di Attilio Scimone, che ad essi ha dedicato uno studio lungo quasi cinquant’anni, le prospettive multicentriche, con punti di fuga non sovrapponibili, incongruenti, che inducono l’occhio a cercare costantemente un ordine nella disposizione delle immagini; la scarsezza di figure umane che, quando ci sono, si mostrano astratte, disincarnate come statue, o come spiriti evocati in un racconto attorno a un fuoco; la pressoché assoluta noncuranza per le ombre, il cui posto è preso da graffi, macchie, sovrapposizioni, che bruciano gli argenti degli sfondi; l’insistenza di scene che, anche quando riguardano le città della Sicilia, si svolgono in un altrove imprecisato.

Nessuno degli ingredienti della pittura metafisica manca all’appello. E in effetti con la pittura l’arte di Attilio, almeno quella selezionata per questa esposizione, ha tantissimo in comune. Non, s’intende, per quanto concerne la scelta dei soggetti: lontanissimi dal pittoricismo di maniera – una sorta di neo romanticismo piagnone – di tanta fotografia siciliana, alla lunga insopportabile.

Ad apparentare queste foto alla pittura, o meglio ancora all’incisione, è l’origine, la genesi, per cui non conta l’attimo, il momento decisivo, ma il lento fermentare delle immagini, il loro modificarsi in sede di sviluppo sino a rivelare parentele insospettabili tra un palo della luce colto di sghembo e dei cristalli di ghiaccio – ammesso e non concesso che le linee filiformi che si stagliano come su un parabrezza bagnato in una delle prime foto, coincidano davvero con oggetti reali.

La nostra mente per comodità le associa a ciò che già conosce, ma in un contesto simile non può fare a meno di chiedersi se esse non rimandino anche a qualcos’altro.

Come nei Tagli di Fontana, il cui messaggio non risiede solo nello squarcio, ma nella terza dimensione, nel vuoto che si scorge oltre la tela, le foto di Attilio ci costringono a una continua messa a fuoco.

Ora, lo straniamento percettivo che, come dicevo, mi accompagna percorrendo in auto i suoi luoghi, è una componente essenziale dei suoi scatti visionari: dove siamo? In quale tempo o stagione? Perché quelle facciate di chiese, quelle statue, quegli alberi si inclinano sin quasi a caderci addosso?

Si tratta, ovviamente, di una sensazione mia, non certo dell’autore, che della sua terra conosce ogni angolo, ogni anfratto.

 

OPERE ORIGINALI FINE ART  Limited edition

 

Le opere di Attilio Scimone sono disponibili in edizione limitata. 

Stampe originali analogiche stampate in Gelatin Silver Print 

o Fine Art Print Giclée.

Firmate e numerate sul retro.

 


Ricerca costante su temi che riguardano in particolare il territorio siciliano;

gran parte delle immagini sono realizzate su pellicola di grande formato e stampate su carta fotografica.

Le immagini prodotte sono acquisite e da esse generate file di grandi dimensioni

per ottenere stampe fine art di grandissimi formati

per allestimenti museali, fieristici e arredo.